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Nel Nome del Padre

Giambattista Vico è il filosofo napoletano vissuto a cavallo tra il 1.600 ed 1.700 che ha teorizzato il principio dei “corsi e ricorsi storici”. Secondo la teoria, certi fatti ed accadimenti si ripetono ciclicamente a distanza di tempo e con le stesse modalità, no per un puro caso ma per effetto della divina provvidenza.

Guardando alla storia dello Sport, in varie epoche abbiamo non solo assistito ad eventi che ci hanno proiettato con la mente ad analoghe situazioni, ma assistiamo tutt’oggi al ripetersi anche delle dinastie. Certi cognomi hanno infatti segnato la storia di varie discipline sportive e con il passare degli anni, li abbiamo visti ritornare di nuovo attuali fantasticando che quello che era stato potesse di nuovo sopraggiungere.

Larissa Iapichino, è meglio nota come la figlia di Fiona May che circa 10 anni fa diventava nota al grande pubblico per lo spot televisivo del Kinder Fetta al Latte.
Oggi Larissa non ha ancora compiuto 16 anni ed ha già superato sua Mamma stabilendo il record italiano di salto in lungo indoor volando a 6.36 m.

Non tutti i figli dei propri padri hanno però raggiunto la stessa notorietà del capostipite, e in taluni casi non si sono mai avvicinati alla gloria dell’avo.
Uno dei più lampanti esempi di come il DNA si possa divertire è il caso di Pelè e di suo figlio Edinho. Se il primo ha associato il suo nome alla storia dello sport più in voga sul pianeta diventando l’attaccante più prolifico, il secondo intanto ha scelto di figurare nel mondo del calcio come portiere. Forse un senso di rispetto nei confronti del padre perché se un nuovo attaccante con quel cognome si fosse rivelato un flop sarebbe stato davvero un problema in famiglia. Ad ogni modo qualche anno fa, nel 2014, dopo aver militato nella stessa squadra del padre (il Santos), si è reso davvero protagonista quando ha ricevuto una condanna a 33 anni per narcotraffico!

Anche l’altra leggenda del calcio mondiale, Diego Armando Maradona, non ha però avuto miglior sorte. Diego Sinagra, in arte Diego Maradona Junior, nasce il 20 settembre 1986, da una relazione tra il Pibe de Oro e tale Cristiana Sinagra. Se per il gossip è solo nel 2007 che Maradona riconosce il figlio, il ragazzo ha però avuto una grande pressione mediatica per il solo fatto di essere l’unico erede maschio del Dio del calcio. Un buon mancino, qualche punizione in ricordo del padre ma in realtà tanta gavetta e tanto calcio dilettante. Addirittura la partecipazione al reality Campioni il Sogno, nelle file del Cervia che sembrava più che altro cercare audience sfruttando la pubblicità derivante dal nome del ragazzo.

Almeno Maradona si è potuto consolare con il proprio genero, al secolo Sergio Aguero, sposo di Giannina e padre di Benjamin Aguero Maradona (della serie il corso e ricorso continua).

Anche il più grande di tutti i tempi nella disciplina del salto con l’asta, Sergej Bubka, ha trasmesso cromosomi agonistici al proprio figlio. Sergej ha conquistato 13 ori durante la sua lunga carriera dal 1983 al 2000 gareggiando, nella sua evoluzione storica, prima con L’Unione Sovietica e dal 1993 con l’Ucraina. Porta il nome del padre il tennista Bubka, che sin da bambino ha la fortuna di conoscere e di giocare (per diletto?) insieme a Novak Djokovic. Ma la sua migliore posizione del ranking ATP è stata la nr. 145 raggiunta nel 2011.
Ha fatto però più notizia, uno sfortunato episodio che lo ha visto protagonista, quando nel 2012 è stato vittima di un incidente che lo ha tenuto fermo per quasi due anni: caduto da un appartamento del terzo piano durante una festa a Parigi. Rimasto chiuso in bagno, ha cercato probabilmente di emulare il padre saltando dall’esterno nel tentativo di raggiungere la stanza adiacente. Fortunatamente per lui un brutto ricordo da poter raccontare.

Parlando sempre di leggende, è curioso guardare alla selezione italiana di pallavolo che è stata eletta la Nazionale del Secolo (scorso). I vari Cantagalli, Gardini, Tofoli , hanno fatto appassionare a questo Sport il nostro Paese [e non solo visto il riconoscimento].
Davide Gardini, figlio di Andrea, gioca da schiacciatore in A2 nel Club Itali Roma. E’ un ’99 perciò ci possiamo aspettare di tutto. Inutile dire che ne dicono un gran bene ma è il campo in questi casi a decretarne il valore reale.
Il Club Italia di Roma colleziona figurine, visto che anche Alessandro Tofoli classe 1998 è il figlio di Paolo e come il padre gioca da Palleggiatore. Il numero 17 sulle spalle fa capire come non ne fa una questione di fortuna ma di doti tecniche.
Luca Cantagalli, almeno sulla carta, sembra avere più speranze degli altri riposte nel figlio Diego. Il soprannome “Bazookino” ce la dice lunga sulle aspettative che accompagnano la sua crescita.

La Fiorentina 2017/2018
Una presidenza defilata. Una squadra in vendita oppure no. Un Direttore sportivo contestato. Sicuramente una rosa rivoluzionata e ringiovanita con giovani calciatori in rampa di lancio nella speranza di iniziare un nuovo ciclo oppure, di rendere la Fiorentina più appetibile per eventuali acquirenti.
Di sicuro annovera un elevato tasso di figli d’arte!

La stella della squadra è Federico Chiesa un classe ’97 molto dinamico nonché figlio di Enrico ex attaccante, tra e altre, di Sampdoria, Parma e Fiorentina.
Federico ha già collezionato oltre 50 presenze in serie A condite al momento da 8 gol. E’ inoltre un punto fermo anche della nazionale under 21, e sono in molti a dire che questi primi risultati sono anche il frutto di una corretta gestione da parte del suo Vecchio.

Mentre il Cholo Simeone è impegnato a Madrid nel percorso di esportazione in Europa della Garra Argentina, il figlio Giovanni è invece venuto a cercar fortuna nel Bel Paese. Arrivato nella squadra gigliata dopo un anno sponda Genoa, ha già fatto un percorso di crescita molto interessante. E’ arrivato in Europa dopo aver vinto il campionato sudamericano under 20 con la sua nazionale, conquistando anche il titolo di capocannoniere del torneo con 10 gol in 12 partite.
In Italia, in poco più di una stagione, ha già realizzato più di 20 gol e castigato anche la difesa della Juve.
Ianis Hagi è stato sicuramente il giovane con più culto nella rosa della Fiorentina. Inutile dirlo è il figlio del Maradona dei Carpazi, Gheorghe ovvero il più forte giocatore rumeno di tutti i tempi oltre che il miglior marcatore nella storia della sua nazionale con 35 reti.
L’hype di Ianis è per proprietà transitiva derivante dal prestigioso curriculum del padre. Oltre ad aver esordito a 15 anni in prima serie rumena (tra el fila della squadra di cui il padre è proprietario) è rimasto a Firenze per un anno e mezzo senza mai esplodere ed è ritornato in patria nella squadra del Padre, il Viitorul Costanza, come il classico figliol prodigo (o la classica meteora)!

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